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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019
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RISVEGLI Le probabilità che nella giornata di inizio settimana qualcosa vada per il verso giusto è decisamente remota. I più lievi fastidi che sono stati avvertiti nell'arco della giornata di domenica, magicamente, si trasformano in drammi insormontabili. Qualche esempio? Il lieve dolore alla schiena che avevate mentre oziavate sul divano, per quando vi sveglierete, si sarà tramutato in un meraviglioso colpo della strega. Il vago sentore che avevate avuto di esservi dimenticati di qualcosa d'importante, si scoprirà essere l'appuntamento con il vostro capo che vi eravate completamente dimenticati. Fare un'innocente doccia domenica sera minerà equilibri mondiali, il sapone scomparirà - ma i flaconi vuoti resteranno- e voi vi accorgerete di non potervi lavare solo quando sarà troppo tardi. Siete andati a dormire domenica sera tranquilli e vi risveglierete lunedì mattina per mezzogiorno, scoprendo che un'infausta congiuntura astrale ha resettato ogni sveglia a c
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RISVEGLI Un nuovo lunedì è sorto. E con tutta la sua magnifica potenza, aggiungerei. Perché cosa c'è di meglio che alzarsi di lunedì mattina, strisciare faticosamente verso il bagno e addormentarsi nuovamente sulla tazza del water? In teoria è difficile eguagliare una cosa del genere, ma questo solo se fosse successo un giorno qualsiasi durante la settimana. Invece, di lunedì mattina, questo non è che l'inizio. Una volta risvegliati - di soprassalto- ciondoleremo agitati come falene prima per il bagno spalmandoci creme a caso e pettinandoci con quello che capita. poco importa se per tale operazione afferreremo lo spazzolino da denti. I più fortunati avranno il tempo di fare colazione, in un modo o nell'altro, i più, invece, si vestiranno alla rinfusa pregando di non aver ri-infilato il pigiama, indosseranno la giacca e usciranno. La soluzione più adottata è quella di fermarsi a fare colazione nel bar vicino al luogo di lavoro. Per fortuna i baristi sono abituati a vedere
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RISVEGLI Ed eccoci a un nuovo lunedì. Un lunedì che si preannuncia carico di...lunedì, ecco. Generalmente uno si aspetta di inciampare nelle ciabatte appena sceso dal letto, saltellare lanciando la prima bestemmia della giornata e finire per dare un calcio allo spigolo del comodino, facendo il primo strike di santi della giornata. Magicamente questo collaudato valzer di botte e santi finisce per portare via tutta l'ora di anticipo che avevamo calcolato per poterci preparare con calma, quindi ci ritroviamo a lanciarci fuori di casa, fermarci per le scale, tornare indietro e prendere il giaccone. Tentare nuovamente le scale, fermarsi, tornare indietro e prendere la borsa del computer e tornare verso le scale, salvo rendersi conto che abbiamo lasciato le chiavi nella toppa. Quindi ritornare indietro, prendere le chiavi, buttarle con stizza in fondo alla borsa, scendere finalmente le scale, avviarci per strada verso la macchina e renderci conto che qualcosa non va. Correre nuovament
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RISVEGLI Quando uno, stupidamente, si fa dei programmi la domenica sera, convinto di poterli mantenere nell'arco della giornata del lunedì, è solo un povero illuso. Il vago sentore che tutto sarebbe andato storto doveva essere annusato già verso le 23.30, quando grazie al rumore di topi che rosicchiano, il gatto chiamato Lunedì stava - appunto- rosicchiando una lettera. Chiaramente una lettera della banca, con dati importanti, codici appuntati e poco altro. Quindi non deve stupire che proprio oggi, primo lunedì di lavoro dopo i vari gozzovigliamenti natalizi, nell'ordine accada che: -ci cada accidentamente il caffé sui pantaloni al bar; -arrivati in ufficio e ritentato un caffé alle macchinette, un brusco gesto ne rovesci metà sui colleghi e l'altra metà sulla mano che teneva il bicchierino; -la pausa pranzo diventi una merenda/aperitivo -la serratura della porta di casa si blocchi; -la casa sia ancora sotto attacco di cimici sotto steroidi E mancano ancora alcun